giovedì 19 maggio 2016

IV: Fu così

" Un giorno, a caccia, mi fermai, stranamente impressionato, innanzi a un pagliajo nano e panciuto, che aveva un pentolino in cima allo stollo.
— Ti conosco, — gli dicevo, — ti conosco...
Poi, a un tratto, esclamai:
— To'! Batta Malagna.
Presi un tridente, ch'era lì per terra, e glielo infissi nel pancione con tanta voluttà, che il pentolino in cima allo stollo per poco non cadde. "



"  ... gli scivolava il pancione languido, enorme, quasi fino a terra, perché, data l'imminenza di esso su le gambette tozze, il sarto, per vestirgli quelle gambette, era costretto a tagliargli quanto mai agiati i calzoni "


" Che sugo c'è? Io son certo che me ne sentirei, dopo, profondamente avvilito.
Rosina! — (chiamava la serva) — Dammene ancora un po'. Buona, questa salsa majonese! "


" Oliva, figlia di Pietro Salvoni, nostro fattore a Due Riviere, io la conoscevo bene, da ragazza. "


" Avevo allora, o credevo d'avere (ch'è lo stesso) tante cose per il capo. Avevo anche quattriniche – oltre al resto – forniscono pure certe idee, le quali senza di essi non si avrebbero. "


" E il giorno dopo, con la scusa d'una cambiale, di cui per combinazione quella mattina stessa avevo saputo dalla mamma la scadenza in giornata, andai a scovar Malagna in casa della vedova Pescatore. "


"Romilda si alzò, guardando la madre, per consigliarsi con gli occhi di lei, e poco dopo, non ostanti le mie proteste, tornò con un piccolo vassojo su cui era un bicchiere e una bottiglia di vermouth. Subito, a quella vista, la madre si alzò indispettita, dicendo alla figlia:
— Ma no! ma no! Da' qua!
Le tolse il vassojo dalle mani e uscì per rientrare poco dopo con un altro vassojo di lacca, nuovo fiammante, che reggeva una magnifica rosoliera: un elefante inargentatocon una botte di vetro sul groppone, e tanti bicchierini appesi tutt'intorno, che tintinnivano. "


" La casa era modesta; ma già tra i vecchi mobili si notavano parecchi nuovi venuti, pretensiosi e goffi nell'ostentazione della loro novità troppo appariscente: due grandi lumi di majolica, per esempio, ancora intatti, dai globi di vetro smerigliato, di strana foggia, su un'umilissima
mensola dal piano di marmo ingiallito, che reggeva uno specchio tetro in una cornice tonda, qua e là scrostata, la quale pareva si aprisse nella stanza come uno sbadiglio d'affamato. C'era poi, davanti al divanuccio sgangherato, un tavolinetto con le quattro zampe dorate e il piano di porcellana dipinto di vivacissimi colori; poi uno stipetto a muro, di lacca giapponese, ecc. "
La maiolica è un tipo di vasellame caratterizzato da un corpo ceramico poroso rivestito, prevalentemente per immersione, di uno smaltostannifero (o tutt'al più piombico)
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